SOStieni il mio blog


With your help, I can continue to provide free information on the Web.



02/12/25

OGNI CULTURA È METICCIA

🫆GIKA🫆

Ogni cultura è meticcia


  • Identità, appartenenza e meticciato culturale.
  • La critica alle definizioni rigide.
  • La forza generatrice dell'energia e del racconto.

​1. "Ogni cultura è meticcia"

​Questo punto evidenzia il rifiuto di una cultura monolitica e statica. Saba Anglana, essendo un "intreccio vivente di storie, destini, umori" (come spesso viene definita per le sue radici tra Etiopia, Somalia e Italia), incarna il concetto che ogni cultura è intrinsecamente meticcia e contaminata.

  • Meticciato: Non è solo un incrocio etnico o geografico, ma un mescolamento continuo di linguaggi, narrazioni e memorie.
  • Rifiuto della "patente d'identità": L'artista non cerca una singola definizione, ma abbraccia la sua complessità, riconoscendo che nessuno può dare l'autorizzazione al proprio sé.

​2. La "Libertà Culturale" e il Bisogno di "Appartenere"

SABA sottolinea che la vera libertà culturale non è l'assenza di legami, ma la scelta consapevole di appartenere.

  • Libertà di scelta: "Libertà culturale c'è quando incardiamo gli altri... scegliamo di 'APPARTENERE'..." Implica un'azione attiva e non passiva. Scegliere a chi e a cosa appartenere è un atto di libertà che si compie includendo gli altri nella propria narrazione.
  • Casa come tema, racconto e voce: Per Anglana, il senso di "casa" non è legato a un luogo fisico, ma a un luogo che si può ricostruire attraverso il racconto e la voce. La voce, intesa come strumento espressivo e narrativo (canto, recitazione, scrittura), diventa metaforicamente "uno strumento libero" che permette di costruire la propria appartenenza ovunque.

​3. "Energie, scontro continuo tra i caos per questo scegliamo di 'APPARTENERE'..."

​Questo è un punto cruciale che lega l'identità al concetto di energia generatrice e di conflitto.

  • Caos e Scelta: L'esistenza è vista come un'esplosione, un'energia primordiale e uno "scontro continuo tra i caos" (le molteplici storie, radici, culture, lingue, conflitti ereditati).
  • L'Appartenenza come Ancoraggio: In questo caos, la scelta di "APPARTENERE" (a storie, a comunità, a un racconto) è un bisogno psicologico e un modo per dare ordine e significato, non per annullare i conflitti, ma per gestirli e usarli come risorsa. I "nostri testi" (le nostre narrazioni personali) sono il fondamento su cui si costruisce questo senso di sé.

​4. Critica alle "Definizioni"

​In SABA ANGLANA abbio il rifiuto di etichette rigide, un tema ricorrente nell'opera di Saba Anglana (ad esempio nel romanzo La signora Meraviglia).

  • "Gika è la linea che definisce la vita": L'uso del termine gika evidenzia il punto di inizio della vita umana a partire all'ombelico di ognuno di noi. Rafforza il concetto di "definizione", come appartenenti tutti allo stesso concetto di vita, alla stessa linea e mette in luce la sua avversione per le definizioni. Per lei, le definizioni sono "recinti" che limitano, mentre la sua attitudine, quella di Saba e di Gika, è quella di "travalicare i confini" e cercare continui attraversamenti.
  • Sguardo senza preconcetti: La via alla libertà è, in sintesi, uno "sguardo senza preconcetti" che riconosce la complessità e la stratificazione dell'identità.

​5. "LINEA — ALBA"

​Gika è la linea... E la linea è spesso anche un confine, un limite (come quello che separa l'ALBA dal giorno). Anglana, come si evince dalle sue opere musicali e narrative, invita ad avere la forza di attraversare queste linee, queste paure, per raggiungere una dimensione di meticciato e comprensione reciproca.

Il concetto di Saba Anglana di Gika è un inno all'identità dinamica e complessa: un'identità che nasce dal caos e dal meticciato, si realizza nella libertà di scegliere a chi e a cosa appartenere, e rifiuta ogni rigida "patente" o "recinto" culturale.

La linea ti permette di avere uno sguardo diverso sul mondo perché offre una visione poliedrica del mondo stesso. 



Capo Verde: poesia in bianco, nero e grigio

Capo Verde

🌍 Dalla Siccità alla Sodade: Capo Verde e la Poesia in Bianco, Nero e Grigio

Capo Verde non è solo un arcipelago di dieci isole vulcaniche baciate dal sole e battute dal vento. È un vero e proprio laboratorio culturale, un luogo dove la Storia ha forgiato un'identità unica, densa di contrasti e di malinconia profonda: la Crioulidade.

​Se volessimo riassumere l'anima di questa nazione, potremmo usare il titolo che ho usato per una raccolta di poesie che pubblicati oltre venti anni fa: Poesia in Bianco, Nero e Grigio.

​🎨 Il Grigio: Il Colore del Meticciato Perfetto

​La chiave per capire Capo Verde è il meticciato (Meticismo Etico), che non è un semplice mescolio, ma una terza cultura autonoma.

​Immaginate due colori puri in scontro:

  • ⚪ Bianco: Simbolo dell'Europa, della colonizzazione portoghese, della Storia scritta e del Disprezzo per lo schiavo.
  • ⚫ Nero: Simbolo dell'Africa, delle radici, del Ritmo ancestrale e della Memoria.

​L'uomo capoverdiano, la cui terra è stata un punto di transito cruciale per 500 anni, vive esattamente in questa intersezione. Il risultato è il Grigio, una tonalità che rappresenta la sintesi creativa nata dalla tensione.

💡 Metafora del Cappuccino: Per comprendere il Grigio non basta mescolare caffè (Nero) e latte (Bianco). Ci vuole l'azione (il vapore, la schiuma), un elemento che trasforma gli ingredienti in qualcosa di nuovo. Il cappuccino è a Capo Verde l'equivalente della Crioulidade: un prodotto culturale "fatto" dall'uomo, che non assomiglia né al caffè puro né al latte, ma è squisitamente proprio.


​🌊 La Tela dei Contrasti: Terra vs. Mare

​La letteratura capoverdiana è strutturata su una serie di contrasti (o dicotomie) che riflettono la durissima realtà geografica e sociale dell'arcipelago.

​Il tema centrale non è l'armonia, ma la tensione che si crea tra elementi opposti:

  • TERRA vs. MARE: L'isola è la radice, l'identità fissa; il mare è l'illimitato, la via d'uscita, ma anche la paura della pirateria e della schiavitù.
  • SICCITÀ vs. MARE: La Siccità è la catastrofe che ciclicamente (come negli anni '30, '40, '50) ha decimato la popolazione, costringendo alla fuga. Il mare è l'unica risorsa alimentare.
  • INSULARISMO vs. PUNTO DI RACCORDO: Le isole sono fisicamente bloccate (Insularismo), ma la loro posizione strategica le ha rese storicamente un Punto di Raccordo tra tre continenti.

​Queste opposizioni creano un'eterna Inquietudine, il motore della poesia capoverdiana.

​💔 Il Dramma Esistenziale: Partire o Restare?

​Tutte le tensioni culturali, storiche e geografiche culminano in un unico, straziante dilemma esistenziale che definisce l'anima capoverdiana: il dramma del contrasto.

​😢 Il Dilemma Invertito

​Il capoverdiano vive nella dolorosa oscillazione tra due polarità:

  1. Voler Partire (per fame, per cercare fortuna) ma Dover Restare (per l'amore viscerale verso la terra).
  2. Voler Restare (per il legame emotivo) ma Dover Partire (per necessità economica, per la siccità).

​Questa impossibilità di conciliare il desiderio con la necessità è l'origine della saudade capoverdiana, la nostalgia perenne che permea le musiche (come la Morna di Cesária Évora) e le poesie. È la malinconia per ciò che si è costretti a lasciare e per ciò che si è costretti a non raggiungere.

​In Conclusione: La Poesia come Riscatto

​La Poesia in Bianco, Nero e Grigio è, in sostanza, la mappa emotiva di Capo Verde.

​Non è solo un racconto delle difficoltà, ma la testimonianza della resilienza di un popolo che ha saputo trasformare la sua condizione di "terra di mezzo" e di eterno contrasto in un'identità ricca e unica, dove il grigio della fusione brilla più intensamente del bianco o del nero presi singolarmente.

​Leggere la letteratura capoverdiana significa entrare in un dibattito antico che dura da cinquecento anni e che ha un unico grande protagonista: l'uomo, eternamente diviso tra la Terra e il Mare, tra l'Africa e l'Europa.


01/12/25

CASA MADRE

 



🇮🇹 CASA MADRE si propone di essere un polo di aggregazione e incubatore culturale intergenerazionale per la comunità, con un focus specifico sul benessere giovanile e l'inclusione sociale. La sua missione è offrire uno spazio dinamico e protetto che stimoli la creatività, l'espressione artistica emergente, e promuova il recupero delle radici culturali, in particolare quelle capoverdiane, celebrando la diversità come una risorsa. 


​🇵🇹 Portoghese

CASA MADRE propõe-se a ser um polo de agregação e incubadora cultural intergeracional para a comunidade, com um foco específico no bem-estar juvenil e na inclusão social. A sua missão é oferecer um espaço dinâmico e protegido que estimule a criatividade, a expressão artística emergente, e promova a recuperação das raízes culturais, em particular as cabo-verdianas, celebrando a diversidade como um recurso.


​🇨🇻 Crioulo Cabo-verdiano (Variante de Santiago/Praia)

CASA MADRE teni komu objetivu ser un polu di agregason y inkubadora kultural inter-jenerasional pa komunidadi, ku un foku spesífiku na ben-star di jovens y na inkluzon sosial. Si misom é oferese un spasu dinámiku y protejedu ki ta stimula kriatividadi, espreson artístika ki sta nase, y promove rikuperason di raís kultural, prinsipalmenti kes di Kabu Verdi, selebrando diversidadi komu un risursu.



25/11/25

La bambina dai piedi scalzi

 La bambina dai piedi scalzi 

autrice Jessica Jortes



di Jessica Fortes


Julinha, "La Bambina dai Piedi Scalzi" ti trasporta immediatamente nell'incantevole scenario di Capo Verde, con descrizioni evocative che fanno sentire il sole e la sabbia sotto i piedi. 

Musicista: Inaldino, Presidente Tabanka onlus Maria A. Gomes e
1° Segretario PAICV settore Italia Jorge Canifa Alves

 Julinha è il protagonista adorabile e ben delineato fin da subito: il suo spirito coraggioso, la sua indipendenza (simboleggiata dai piedi scalzi) e la sua intraprendenza la rendono immediatamente simpatica. Il dialogo tra i bambini è naturale e autentico, aggiungendo profondità ai loro caratteri e alle dinamiche del gruppo.  

Le tante che si alternano sono narrate con un ritmo incalzante, pieno di curiosità e piccole sfide che mantengono alta l'attenzione. La decisione di Julinha di condividere qualcosa con la comunità e di prendersi cura dell'asinello Ziplin mette in luce i suoi valori e il suo buon cuore, rendendola un modello positivo per i giovani lettori.  

Il secondo capitolo de "La Bambina dai Piedi Scalzi," "Il Ballo del Funanà," prosegue splendidamente l'avventura di Julinha, enfatizzando il valore della perseveranza e la forza dell'amicizia.  La storia si apre con l'entusiasmo contagioso di Julinha per il Festival di Musica Internazionale, un contesto che introduce una nuova sfida: la gara di funanà. 

È particolarmente apprezzabile come l'autrice utilizzi questa competizione per esplorare le diverse personalità dei personaggi: la reticenza iniziale di Calù, che poi si scioglie nella giocosità, e la timidezza di Bety, che viene incoraggiata dalla positività di Julinha.

 Quest'ultima, con la sua inesauribile energia e la sua incrollabile convinzione che "l'importante è stare insieme e divertirsi," si conferma un personaggio trainante e ispiratore.

Capitolo (Trama Principale)Tema Centrale
Il Tesoro di Terra BoaJulinha scopre un tesoro e decide di condividerlo con la comunità, mostrando il suo buon cuore.
Il Ballo del FunanàI bambini partecipano a una gara di ballo, superando ostacoli con perseveranza e vedendo la timida Bety fare qualcosa di inaspettatamente.
Il Guardiano delle SalineEsplorazione misteriosa nei sotterranei di un vulcano spento (Pedra de Lume), cementando l'amicizia contro la paura.
La Pietra Magica di BuraconaJulinha trova una pietra magica e, con altruismo, esprime il desiderio che lei e i suoi amici restino "Amici per sempre".
Il Pozzo VerdeI tre amici salvano con coraggio e ingegno un passerotto ferito, dimostrando compassione e ricevendo una commovente gratitudine.
La Rivolta degli AnimaliUna farsa comica in fattoria, dove l'ingegno di Julinha e il lavoro di squadra sono essenziali per gestire il caos.
A Caccia di RosmarinoAffrontano pericoli (le vespe) per trovare un rimedio naturale per la nonna malata di Calù, riaffermando la loro premura.
Mercanti a PalmeiraAiutano il papà di Julinha a vendere pesce al mercato, imparando l'intraprendenza e il commercio con simpatia.
Il Mistero di Monte LeãoScalano il monte per risolvere un rompicapo. La ricompensa non è un tesoro, ma una prospettiva grandiosa che ispira sogni di viaggi futuri.
La Sera della CatchupadaI bambini cucinano il piatto tradizionale e riflettono sui loro sogni, riaffermando la loro promessa di amicizia indissolubile.

Attraverso queste avventure, Julinha, Bety e Calù incarnano valori universali come l'amicizia, il coraggio, l'altruismo, l'ingegno e la perseveranza, offrendo ai lettori un viaggio emozionante e ricco di insegnamenti nel cuore di Capo Verde.

pubblico alla presentazione organizzato da PAICV-Italia del 5 luglio 2025


XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE

XXXIII° ANNIVERSARIO DALL'INDIPENDENZA DI CAPO VERDE
J. Canifa Alves, l'On.le M. Monteiro, l'On.le Frias, l'On.le Sousa, rappresentante Caritas F. Pittau

Un libro può salvare la vita

  • edgar allan poe - racconti
  • Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine
  • Isabel Allende - il piano infinito
  • Luis Romano - famintos
  • Michael Ende - la storia infinita

MONDO MIGRANTE

Los Angeles – Charlize Theron è diventata cittadina americana. Ad annunciarlo la stessa attrice durante il David Letterman Show: “ho sempre desiderato essere cittadina americana, ma loro non volevano accettarmi… Ho dovuto studiare. Inoltre era difficile non pensare a qualche trucco all’esame, come quando a me, di madrelingua inglese e sudafricana, è stato dato un foglio e mi è stato chiesto di scrivere correttamente la frase: è una giornata di sole”.

Un premio Oscar all’ umorismo americano… ma si diamo loro anche un “Tapiro d’oro”.

Le rivoluzioni non necessariamente rappresentano delle soluzioni... sicuramente ti danno linfa vitale!

RAIZ-LONGE

RAIZ-LONGE
dietro: Benny Hopffer Almada, Giovanni Mone, Alfredo Pierantozzi; al centro: Marta Poretti, Viviana Alves, Jorge Canifa Alves, Cateline Hopffer Almada, Lorena Salvatori, Walter do Rosario; in basso: Hamdi Dahir, Linda Evora, Aderico Brito.